C’è una sola cosa che si scrive solo per se stessi, ed è la lista della spesa. Serve a ricordarti che cosa devi comperare, e quando hai comperato puoi distruggerla perché non serve a nessun altro. Ogni altra cosa che scrivi, la scrivi per dire qualcosa a qualcuno.

Umberto Eco

giovedì 14 febbraio 2008

Amore


Oggi è San Valentino e su un forum delle ragazzine chiedevano cos'è l'amore.
Ho iniziato più volte a scrivere che cos'era per me ma non ci sono riuscita.
Ho paura dell'amore, non so se è quel sentimento che credo di vivere io.
Amare è una cosa grande che coinvolge più persone come a raccoglierle in un abbraccio di coccole e lana. Ci sono le amiche di cui non puoi fare a meno e quando ci pensi bene diresti proprio che le ami. C'è la famiglia che nel bene e nel male sono coloro che ti hanno dato quanto hanno potuto affinchè tu fossi la persona migliore del mondo e a modo loro ti hanno sicuramente amato come nessuno ti amerà mai e anche solo per riflesso sai d'amarli. Poi ci sono quelle creature strane e piene di peli che ti amano con gli occhi, una cosa tutta particolare e loro che noi umani non potremo mai capire, un amore quasi tangibile e ineguagliabile e si sa quando alle volte ci rivolgiamo a loro chiamandoli "amore".
Infine c'è quella persona che ti sta a fianco, che hai trovato fra milioni, quella che doveva esser per forza lui e nessun'altro. La persona che completa il tuo mondo dandoti la gioia del futuro, la voglia d'andare avanti e migliorare questo mondo. Quella persona per la quale cambi il tuo modo di vedere e alla quale vuoi donare qualcosa che gli somigli perchè continui a migliorare le vite di tutti quando noi non ci saremo più. Prorio a questo punto io mi chiedo se questo sia l'amore vero... quando ti chiedi di come farai a ritrovarlo dopo che queste vite terrene saranno finite, se il legame sarà tanto stretto da non spaccarsi proprio mai e se per l'eternità potrete rimanere così perfetti assieme.
Sinceramente alle volte spero che quando saremo sotto un portico soleggiato d'una casa in campagna stanchi e canuti guardandolo possa dire d'essermi annoiata a stare sempre con lui, ma purtroppo già mi vedo piangere consapevole che stiamo arrivando al tragurardo tanto temuto.

giovedì 7 febbraio 2008

cene e gatto-il falso confilitto-


Ritrovo la sua pelle calda sotto le mie dita gelide.
Un brivido di stupore così piacevole per entrambi...i nostri corpi che diventano quasi umani nel tepore!
I suoi occhi vivi e dolci e i suoi capelli sempre disordinati, come se fosse uscito da un gioco svoltosi all'ombra di una foresta così lontano dai miei occhi e dai miei capelli.
Lo accolgo fredda e composta fra le braccia, quasi come se l'avessi sempre aspettato e quasi come non volerlo ammettere. La superiorità della donna che non riconosce l'evidente per non sembrare debole, cercare di sembrare che do amore solo quando lo voglio dare.
Al contrario di quella creatura che mi s'accascia contenta in grembo, con un sorriso pacifico di chi s'è goduto il vento quando il sole fa brillare l'ultima pioggia.
Sempre amore, sempre grande, sempre e comunque senza condizionamenti!
Visti come si vedono due vite lontane, in un contrasto armonioso che sa d'antico, come due bestie nemiche che nella tregua si ritrovano amiche.
Mi chiedo se la gente capirebbe...
Mi si spegne la sete di sangue quando lui mi mostra la sua tolleranza, s'acquietano i suoi tormenti d'ingiustizia quando sente che vivo solo per lui in una maniera quasi disperata!
Se non c'avessero inventati secoli fa magri adesso ignoreremo anche ciò che siamo e quanto sia innaturale amarsi...così come vampiri e licantropi!