
Accetto il fatto d'essere un risultato di vari numeri od operazioni ma voglio credere che quando ho diviso avrei potuto anche moltiplicare altrimenti è stato tutto inutile. E' stato inutile soffrire così tanto e rimanere sospesi a quella roccia che mi salvava dal precipizio...potevo staccare prima la presa tanto qualcuno mi avrebbe presa per mano per non farmi cadere.
Io non voglio vivere così!
Non voglio che le persone che amo vivano così. Non voglio che non sentano mai quel brivido dietro la schiena, io non ce la faccio a pensare che "posso" e gioire di questo mentre lascio il mondo così com'è.
Io ho passato la vita a cercare qualcuno che fosse come me e spesso ho cercato di far diventare simili a me persone che volevano solo i loro schemi, ho sbagliato!
Sbaglio sempre quando parlo è per questo che ciò che scrivo non va letto perchè tante volte sono stata mandata via dopo aver sconvolto gli animi di chi mi circondava e non è una bella sensazione.
E non è una consolazione sapere che non sono la prima ad essere così e non sarò l'ultima è una consolazione essere ora persone simili insieme.
Caspita, anche in un mazzo di carte i Jolly sono sempre due!
Già...la storia del Jolly...
Alle volte ci sono libri e scrittori che ti segnano profondamente, è come se avessero scritto con un ago ogni parola sulla tua pelle fino a lasciare solo cicatrici:"Il Jolly si aggira senza pace fra gli elfi, come una spia nella fiaba. Arriva a certe conclusioni, ma non ha nessuno a cui riferirle. Soltanto il Jolly è ciò che vede. Soltanto il Jolly vede ciò che è".
Si potrebbe pensare che sia bellissima una cosa del genere...Guarda quale meraviglia è stata creata solo per pochi Jolly, ma poi pensa...in quanti giochi è incluso il Jolly?
Pochi, forse i più interessanti è vero. Però rimane il fatto che per la maggior parte del tempo si sta da una parte a guardare perchè proprio non siamo inclusi e lo senti che non è un gioco per te non puoi forzare quelle regole senza distruggere o scombinare ciò che a loro piace tanto.
Poi si pensa ad un'altra frase dello stesso scrittore che dice:"Il semplice fatto che il mondo esiste significa che i confini dell'inverosimile sono già stati oltrepassati"e allora non si può far altro che sorridere e pensare "al diavolo chi non vuol vedere!"