venerdì 11 settembre 2015
Onironauti e viaggiatori della notte
Ho dormito 11 ore stanotte e finalmente i sogni son tornati nitidi, ho sbloccato qualcosa che me li fa sentire, ho acquistato il tatto. Mi ritrovo con il corpo e sento il peso di un bellissimo anello che non mi permette di muovere la mano, sento il vento sul viso mentre in macchina percorro una strada lungo la costa. Di nuovo parallela a me stessa.
Continuo il mio percorso, prendo fiato e mi ributto.
Oh si lo ammetto, anche a me piacerebbe, piacerebbe tanto stare fra quelle braccia immobile, una parte di me lo brama, proprio come chiunque altro. Che è più semplice aspettare qualcuno che cercare se stessi, che è più semplice suddividere i propri problemi piuttosto che superarli.
Ricominciamo, un piedi davanti all'altro, nella veglia e nel sonno, mi riprenderò tutto il tempo che mi appartiene.
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