C’è una sola cosa che si scrive solo per se stessi, ed è la lista della spesa. Serve a ricordarti che cosa devi comperare, e quando hai comperato puoi distruggerla perché non serve a nessun altro. Ogni altra cosa che scrivi, la scrivi per dire qualcosa a qualcuno.

Umberto Eco

lunedì 30 novembre 2015

Oggi volevo comprare un libro di Jodorowsky. Lo avevo deciso...


Era da tanto.

Non avrei mai creduto che sarebbe stato così.
I tuoi occhi sempre dietro gli occhiali da sole,
lo so che erano fissi sui miei.

Non abbiamo neanche avuto la decenza d'andar dritti,
abbiamo girato la testa per continuare a guardarci.

Come se io avessi ferito te.

Non hai neanche avuto la decenza d'abbassare lo sguardo
avrei apprezzato forse le scuse.

Ma niente.
Continuiamo a morderci.

Perchè hai rotto tutto?
Perchè?
È un'assenza straziante.

Spero solo ti abbia fatto male quanto ha fatto male a me.

giovedì 26 novembre 2015

Sembriamo così... felici

Ma io lo so.
Basta guardarci le braccia.
In quel lento morire da cui ci lasciavamo strappare.
Eravamo respiri flebili.
Era stata una falce in un mattino di sole,
tu sei caduta
e mentre cercavo di rialzarti lei è tornata.
Non sapevo più come tenerti
eppure, non ci restava che stringerci.
Volevo mostrarti l'equilibrio
anche senza più radici
Volevo mostrarti la vita
anche senza più radici...
Niente più terreno
e quella feroce fame che non finiva mai.

Solo per un po'

Immagino di guardarti negli occhi, verdi, e di raccontarti tutto, quello che sono. Immagino di aprire la bocca e di dire le parole giuste, quelle che non ti facciano aver paura di me, quelle che non ti facciano sentire quel baratro che c'è fra noi. Volevo fortemente tu fossi migliore di me, volevo fortemente che i nostri percorsi così diversi ci avessero portato infine allo stesso punto. Per un po', solo per un po' volevo stare fra le tue braccia ferma... che non è successo niente, non sei sola, per un po'.

giovedì 19 novembre 2015

#prayforyou che sei pieno d'odio, da Parigi arrivano solo messaggi d'amore.

Non riesco proprio a capire come possa la gente mentirsi tanto spudoratamente. Soffrire?!? La gente non soffre per Parigi, ha paura perchè le loro vite sono simili alle nostre, oggi è toccato a loro e domani potrebbe succedere a noi. L'empatia non ha distanze nè distinzioni. Anzi se c'è qualcosa da condividere in questi giorni è la reazione d'amore di alcuni sopravvissuti, di chi ha subito i lutti. Sono fiera dei loro messaggi pieni di coraggio, che non incitano all'odio o al terrore, ma che ancor più ti chiedono di vivere libero e felice. Questo li rende vicini, questo me li rende fratelli, uniti nella più difficile e lunga delle guerre che il mondo abbia mai visto: l'egoismo contro l'altruismo. Secondo me se stai "soffrendo" per Parigi probabilmente vivi nella parte sbagliata del mondo.

martedì 10 novembre 2015

Dai ricordi di un social network

La fortuna non ha il buon gusto d'apparirti come tale. E' un'opzione che devi cogliere affidandoti alla parte più folle che hai.

giovedì 5 novembre 2015

Prima di Goran Kovacevic

"Sai cosa mi piace di lui?!?
Mi piace come ama."
"Siete stati assieme?!?"
"Conosco solo la sua storia... è successo che un giorno si è innamorato di una ballerina.
Lui suona il violino, conoscendo la musica, ha sentito di non avere le parole per comunicare con lei e quindi ha iniziato a danzare. Si è iscritto ad un corso per principianti ma non bastava, lei era lontana. Così ha iniziato a spendere tutti i suoi soldi per delle lezioni private. Ora è bravissimo a ballare."
"Alla fine l'ha conquistata?!?"
"Alla fine si è innamorato della danza.
Ma glielo ha detto che ha iniziato a ballare per lei e lei, io non so nemmeno se ha sorriso.
Mi piace come ama, credo che in pochi riescano ad amare così forte e così delicatamente. Poteva essere solo un violinista è per come tiene l'arco e come vi accarezza le corde."