Oggi ho iniziato una delle mie tante passeggiate con una donna bionda, aveva due cani ed un sacchetto pieno di pane per le anatre.
Il suo cane aveva abbaiato alla mia... lei mi urla di non spaventarmi, io la rassicuro: "anche la mia si butta dalla macchina quando arriviamo al parco".
Iniziamo a camminare, a parlare, mi racconta, mi racconto. In maniera curiosa, un po' sfacciata, non della pioggia, come farebbe chiunque. Poi iniziamo con i mille "ma davvero?!?"
Doveva essere una passeggiata breve e invece mi ritrovo con i calzini inzuppati d'acqua e il sole che cala dietro le cime degli alberi.
Mi saluta e mi bacia sulla guancia, come un'amica.
Mi porto dentro un nocciolino dorato di gioia.
Guardando da un diverso punto di vista mi son ritrovata ad osservare con grande ammirazione chi riusciva a cavalcare un'onda.
"A me non riesce, perchè non riesce?!? Che cosa non sto capendo."
C'è voluto un po', devo ammetterlo, per rendermi conto di quanto sia magnifico essere onda.
martedì 22 dicembre 2015
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