venerdì 30 dicembre 2016
The OA
Sono in un vero letto. Ma non ho dormito una sola notte lontano da te. Ho paura Homer. Ci sono dei momenti in cui credo di averti inventato. Per questo ho bisogno di vederti. Per accertarmi che tu sia reale.
Carl Gustav Jung a Sabina Spielrein
«Io
cerco la persona che sia capace di amare l’altro senza per questo
punirlo, senza renderlo prigioniero o dissuaderlo; cerco questa persona
del futuro che sappia realizzare un amore indipendente dai vantaggi o
svantaggi sociali, affinché l’amore sia sempre fine a se stesso e non
solo il mezzo in vista di uno scopo.»
martedì 27 dicembre 2016
Bert Hellinger
Lasciare significa: lasciare che per un po’ le cose seguano il loro
corso, che si muovano liberamente senza il nostro intervento, finché la
direzione del loro movimento non si mostri spontaneamente.
Se rinunciamo a tentare di guidare le cose e quelle, muovendosi, si allontanano da noi, lasciamole andare.
Molliamo la presa. Se le lasciamo andare per la loro strada, ci rendiamo liberi per qualcos’altro.
Se rinunciamo a tentare di guidare le cose e quelle, muovendosi, si allontanano da noi, lasciamole andare.
Molliamo la presa. Se le lasciamo andare per la loro strada, ci rendiamo liberi per qualcos’altro.
Christopher McCandless
C'è tanta gente infelice che tuttavia non prende l'iniziativa di
cambiare la propria situazione perché è condizionata dalla sicurezza,
dal conformismo, dal tradizionalismo,
tutte cose che sembrano assicurare la pace dello spirito, ma in realtà
per l'animo avventuroso di un uomo non esiste nulla di più devastante di
un futuro certo. Il vero nucleo dello spirito vitale di una persona è
la passione per l'avventura. La gioia di vivere deriva dall'incontro con
nuove esperienze, e quindi non esiste gioia più grande dell'avere un
orizzonte in costante cambiamento, del trovarsi ogni giorno sotto un
sole nuovo e diverso... Non dobbiamo che trovare il coraggio di
rivoltarci contro lo stile di vita abituale e buttarci in un'esistenza
non convenzionale...
27 dicembre 2014 alle ore 20:58
Amo profondamente la mia terra.
Non come quelli che ci tornano.
Come quelli che ci rimangono, che stanno male se non la sentono sotto i piedi, fra le mani e dentro lo stomaco. Come quelli che la guardano come se fosse la donna più bella, che la amano come se fosse la propria madre e ne sono orgogliosi come di una figlia.
Come quelli che ci rimangono, che stanno male se non la sentono sotto i piedi, fra le mani e dentro lo stomaco. Come quelli che la guardano come se fosse la donna più bella, che la amano come se fosse la propria madre e ne sono orgogliosi come di una figlia.
giovedì 22 dicembre 2016
22 dicembre 2015 alle ore 21:42
domenica 18 dicembre 2016
Quotidie morior (Nuovo Testam. Cor. 15,31)
Devo trovare il posto giusto a delle cose che ho scoperto essere dentro di me e non sapevo di avere.
Mi sento risucchiare lontana e poi risputare vicina, troppo vicina alle cose, fino ad esserne parte, fino all'esserne causa.
Come il sasso di una fionda, che c'è un'entità che m'allontana e poi mi scaglia. Io sono il sasso, non ho una volontà propria, ma acquisto una forza che poi mi appartiene.
Mi sento risucchiare lontana e poi risputare vicina, troppo vicina alle cose, fino ad esserne parte, fino all'esserne causa.
Come il sasso di una fionda, che c'è un'entità che m'allontana e poi mi scaglia. Io sono il sasso, non ho una volontà propria, ma acquisto una forza che poi mi appartiene.
lunedì 12 dicembre 2016
Oriana Fallaci
12 dicembre 2013 alle ore 23:47
Stavo proteggendo la mia felicità come due mani proteggono una flebile fiamma. Non ci si può immaginare quanta forza richieda l'immobilità. Ho imparato: pazienza e perseveranza.
12 dicembre 2015 alle ore 12:52
Natale è una grandissima fregatura.
Inizi a pensare a cosa fa davvero freddo e a cosa invece fa caldo. Pensi a chi non c'è più, a chi rendeva davvero bello l'albero di Natale, i mici che s'infilavano nelle buste, i regali delle persone che ti hanno amato, i cani che hanno dormito sui tappeti e allora pensi che c'è tanto spazio da riempire... c'è ancora un sacco di spazio, ma non dovuto ad un'assenza da colmare, è che l'amore, quello vero, ti allarga.
Inizi a pensare a cosa fa davvero freddo e a cosa invece fa caldo. Pensi a chi non c'è più, a chi rendeva davvero bello l'albero di Natale, i mici che s'infilavano nelle buste, i regali delle persone che ti hanno amato, i cani che hanno dormito sui tappeti e allora pensi che c'è tanto spazio da riempire... c'è ancora un sacco di spazio, ma non dovuto ad un'assenza da colmare, è che l'amore, quello vero, ti allarga.
mercoledì 30 novembre 2016
30 novembre 2015 alle ore 0:23
In biologia, la scissione è un meccanismo di riproduzione asessuale. (Bello)
In chimica, per scissione si intende una rottura di un legame chimico. (Interessante)
In psicologia, la scissione è un meccanismo di difesa che implica separazione di qualità contraddittorie. (Plausibile)
In economia, la scissione è una operazione di finanza straordinaria. (Entusiasmante)
In molte religioni ed in politica scisma denota le divisioni non pacifiche né concordate. (Fate vobis...)
lunedì 21 novembre 2016
-Dopo un lungo abbraccio ti ho preso la testa fra le mani e mentre ti baciavo la fronte mi ripetevo che dovevo esser forte. Come sempre le lacrime hanno iniziato ad uscire da sole, che te lo giuro non escono mai. Te l'ho detto mordendomi un labbro: "lo sai!"
Siamo cresciute e non mi vergogno più se qualcuno ci guarda: sei per me i capelli di Sansone; sei per me il tallone d'Achille.-
Io ve lo auguro.
Vi auguro di trovare quella persona che vi faccia avere l'urgenza di Crescere. E poi vi auguro d'imparare e d'avere il desiderio di riversare tutto questo su chiunque.
John G. Bennett
...le emozioni sono paragonate ai cavalli che trainano la carrozza, che è il corpo, e si dice che essi siano incompresi e maltrattati dal vetturino, che simboleggia la mente.
Poiché ai sentimenti non si dà l’opportunità di partecipare all’attività creativa, essi cercano forme non necessarie di stimolazione e si invischiano nella fantasia, che è molto facilmente associata al sesso.
Il cavallo nel suo insieme, per via della negligenza di quelli intorno a lui nei suoi primi anni di vita, e della sua costante solitudine, è come se fosse bloccato su se stesso; ovvero, la sua cosiddetta “vita interiore” è volta all’interno, e nelle manifestazioni esterne non ha nulla che non sia inerzia.
Non avendo mai visto, in nessuna delle manifestazioni nei suoi confronti, il benché minimo amore o amicizia, il cavallo è ora pronto ad arrendersi completamente a chiunque gli faccia la più piccola carezza.
giovedì 3 novembre 2016
3 novembre 2014 alle ore 13:04 · Firenze ·
Tante cose che non capisco... non capisco come alcune persone riescano a dimenticare vecchi ed importanti legami per la gioia improvvisa che te ne da uno soltanto. Non capisco perchè le persone condividano banalità e non vogliano invece condividere il bello e il necessario. Non capisco perchè si debba aspettare un giorno specifico per essere felici, essere sè stessi e regalare il sorriso migliore. Non capisco perchè la gente non ti fermi sempre per parlare del mondo, di com'era e di dove sta andando. Non capisco perchè non ci ricordiamo quasi mai quant'è logico essere collegati, quanto la gentilezza e la cordialità richiedano poco sforzo ma facciano ottenere il massimo risultato.
mercoledì 26 ottobre 2016
martedì 25 ottobre 2016
Arriva sempre il momento in cui non esisti più
Non è il tuo addio che mi spaventa, è il mio. Il giorno in cui chiudo la porta nessuno riesce più ad aprirla.
Entra quando è aperta, prova a spingerla quando è socchiusa, ma non cercare le chiavi perchè non le tengo nascoste sotto lo stuoino, non cercare di forzarla perchè non ha più una serratura, non prenderla a spallate perchè è più spessa d'un muro.
Sono all'antica io. Sono una di quelle vecchie case nei paesi di campagna, quando non era forte il senso di proprietà. Quando il tuo si fondeva con il mio e non c'era bisogno di suonare un campanello per segnalare l'arrivo.
Vivo, per consapevole scelta, con le porte aperte. Un po' per gentile accoglienza, un po' perchè nella mia casa, come in un porto, più ci sono scambi e maggiore è la ricchezza.
Ma.
Ma se tornando troverai la tua porta chiusa, non preoccuparti a bussare.
Entra quando è aperta, prova a spingerla quando è socchiusa, ma non cercare le chiavi perchè non le tengo nascoste sotto lo stuoino, non cercare di forzarla perchè non ha più una serratura, non prenderla a spallate perchè è più spessa d'un muro.
Sono all'antica io. Sono una di quelle vecchie case nei paesi di campagna, quando non era forte il senso di proprietà. Quando il tuo si fondeva con il mio e non c'era bisogno di suonare un campanello per segnalare l'arrivo.
Vivo, per consapevole scelta, con le porte aperte. Un po' per gentile accoglienza, un po' perchè nella mia casa, come in un porto, più ci sono scambi e maggiore è la ricchezza.
Ma.
Ma se tornando troverai la tua porta chiusa, non preoccuparti a bussare.
lunedì 26 settembre 2016
Haruki Murakami, “Norwegian Wood”
«Forse noi due ci cercavamo molto più di quanto noi stessi
pensassimo. E così abbiamo finito per prendere la strada più lunga e più
contorta. Forse io non avrei dovuto
fare quello che ho fatto. Ma non ho potuto farne a meno. E volevo dirti
che la sensazione di intimità e tenerezza che ho provato per te, è stata
un’emozione che non avevo mai sentito prima nella mia vita».
martedì 20 settembre 2016
mercoledì 24 agosto 2016
Quella notte è il mio metadone
Tutte le volte sembra che LUI sia l'unico su questo pianeta che avrebbe potuto rendermi felice.
Non capisco come faccia, testarda, a pensarlo ancora e ancora, ogni volta, quasi di chiunque. Oramai dovrei aver imparato che son come le stagioni, le epoche, le ere. Si succedono l'un l'altro silenziosi, che io non li trattengo mai, neanche un po'. Taglio la corda ancor prima che diventi tesa, che neanche si accorgono che c'è stato un momento in cui siamo stati legati.
Mi sono accorta però che avrei dovuto imparare a gestire la tachicardia ed il sonno prepotente. I pensieri ricorrenti...
Così oggi sto ferma, in uno specifico attimo trascorso.
Immobile, in questo rifugio, morbido giaciglio nel passato in cui non abbiamo mai dormito assieme.
Sto ferma, finché tutto non sarà risolto, un passo dopo l'altro.
È semplice e mi viene da pensare che ogni drogato saprebbe come salvarsi se solo volesse provare ad avere controllo.
Mi libererò di Lui da oggi, anche di lui, che non è nessuno.
Non capisco come faccia, testarda, a pensarlo ancora e ancora, ogni volta, quasi di chiunque. Oramai dovrei aver imparato che son come le stagioni, le epoche, le ere. Si succedono l'un l'altro silenziosi, che io non li trattengo mai, neanche un po'. Taglio la corda ancor prima che diventi tesa, che neanche si accorgono che c'è stato un momento in cui siamo stati legati.
Mi sono accorta però che avrei dovuto imparare a gestire la tachicardia ed il sonno prepotente. I pensieri ricorrenti...
Così oggi sto ferma, in uno specifico attimo trascorso.
Immobile, in questo rifugio, morbido giaciglio nel passato in cui non abbiamo mai dormito assieme.
Sto ferma, finché tutto non sarà risolto, un passo dopo l'altro.
È semplice e mi viene da pensare che ogni drogato saprebbe come salvarsi se solo volesse provare ad avere controllo.
Mi libererò di Lui da oggi, anche di lui, che non è nessuno.
mercoledì 25 maggio 2016
Tu sei ciò che ami, non ciò che ama te... questo l'ho deciso molto tempo fa. (Il ladro di orchidee)
Nonna: "siete buffi voi giovani. Cosa vuol dire che ci vuole tempo? E quanto tempo pensi ci voglia per innamorarsi? L'amore è semplice, o c'è, o non c'è."
Un angolo di luce gli tagliava il viso illuminandolo con una figura geometrica che prendeva l'occhio destro e parte del naso. Vi era un contrasto netto fra la parte che rifletteva e la parte che sprofondava, una dava e l'altra prendeva.
Tre ore prima non lo avrei fissato così. Tre ore prima avevo un silenzio fastidioso, aria calda ed umida nei polmoni che faceva venir voglia di respirare forte.
In quel momento si è infilato un uomo fra le nostre parole, appoggiandosi accanto a lui senza creargli ombre. Gli ha chiesto come stava e lui sorridendo con l'occhio destro ha risposto: "agrodolce".
Sai nonna, ti volevo dire che forse hai ragione, l'amore è semplice.
Un angolo di luce gli tagliava il viso illuminandolo con una figura geometrica che prendeva l'occhio destro e parte del naso. Vi era un contrasto netto fra la parte che rifletteva e la parte che sprofondava, una dava e l'altra prendeva.
Tre ore prima non lo avrei fissato così. Tre ore prima avevo un silenzio fastidioso, aria calda ed umida nei polmoni che faceva venir voglia di respirare forte.
In quel momento si è infilato un uomo fra le nostre parole, appoggiandosi accanto a lui senza creargli ombre. Gli ha chiesto come stava e lui sorridendo con l'occhio destro ha risposto: "agrodolce".
Sai nonna, ti volevo dire che forse hai ragione, l'amore è semplice.
martedì 19 aprile 2016
L'irrealismo
Un uomo ottimista vede sempre il bicchiere mezzo pieno.
Una donna ottimista vede un uomo carino, single ed etero.
Una donna ottimista vede un uomo carino, single ed etero.
giovedì 14 aprile 2016
14 aprile 2014 alle ore 13:13 Firenze, Italia
C'è un problema di fondo nell'uomo che riesce così distintamente a scindere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato. Diffidate dalle persone che riescono a dire cosa è normale che avvenga nel mondo, perchè queste persone riescono a vedere solo attraverso i loro occhi e ciò che è soggettivo non si avvicina mai alla verità.
Il peggior peccato verso i nostri simili non è l’odio ma l’indifferenza: questa è l’essenza della disumanità. [G.B.Shaw]
Il peggior peccato verso i nostri simili non è l’odio ma l’indifferenza: questa è l’essenza della disumanità. [G.B.Shaw]
lunedì 4 aprile 2016
4 aprile 2014 alle ore 15:22 · Firenze, Italia
Quando fare una foto è prestare i propri occhi al mondo.
C'è qualcosa di più della bellezza di un'immagine, ci sono storie che vengono tramandate in un filo sottile fatto di tre sguardi, tre persone che per un attimo sono unite in un unico ed eterno momento di compassione.
Chiude gli occhi al mondo Anja Niedringhaus fotoreporter tedesca, uccisa oggi in un attentato in Afghanistan.
Veniamo privati della visione della vita attraverso una donna, muore un altro eroe invisibile della nostra società.
Anja Niedringhaus - Il Post
11 aprile 2001. Una donna tiene in braccio un neonato mentre è in fila per entrare in un nuovo negozio di burqa nella città vecchia di Kabul (AP Photo/Anja Niedringhaus)
C'è qualcosa di più della bellezza di un'immagine, ci sono storie che vengono tramandate in un filo sottile fatto di tre sguardi, tre persone che per un attimo sono unite in un unico ed eterno momento di compassione.
Chiude gli occhi al mondo Anja Niedringhaus fotoreporter tedesca, uccisa oggi in un attentato in Afghanistan.
Veniamo privati della visione della vita attraverso una donna, muore un altro eroe invisibile della nostra società.

11 aprile 2001. Una donna tiene in braccio un neonato mentre è in fila per entrare in un nuovo negozio di burqa nella città vecchia di Kabul (AP Photo/Anja Niedringhaus)
giovedì 31 marzo 2016
“Andare a Montelago è come oltrepassare la porta dei sogni. E’ dove puoi ballare tutta la notte tra fuochi, fate e folletti sulle suadenti gighe suonate da violini, cornamuse e arpe. E’ dove un popolo proveniente da tutta Europa si ritrova in modo conviviale in quella città di tende, a fare un brindisi insieme, a gustare una nuova amicizia, a trovare manufatti d’artigianato che sembrano uscire da un mondo magico, ad ascoltare druidi, bardi, ad avere a che fare con i guerrieri. E’ un mondo d’amore. E io che amo sognare non potrò che tornare sempre a Montelago. Grazie di esistere.”
Roberta da Roma
mercoledì 23 marzo 2016
martedì 1 marzo 2016
lunedì 22 febbraio 2016
Non ci salveremo mai
Quello che mi piace degli animali è che sanno quando qualcuno arriva per salvarli.
"La più eccitante attrazione è esercitata da due opposti che non si incontreranno mai..." (Andy Warhol)
Ho sempre avuto qualche problema con te, prima e dopo quel mazzo di
rose rosse. Non volevo neanche ringraziarti. È stata mamma che mi ha
obbligato a chiamarti.
Poi alla fine quelle rose le ho anche fatte seccare ed ho conservato a
lungo i petali.
Da allora ci siamo sempre cercati a gennaio, con la testardaggine con cui si susseguono le stagioni. Come se fosse naturale ricominciare sempre da noi, che alle volte mi sembriamo una di quelle storie di fantasmi che non finisce mai. Un ripetersi paranormale nell'attesa di un definitivo cambiamento che dia pace.
E anche oggi sorrido di noi che non c'incontreremo mai eppure... eppure... quante volte ti ho baciato senza neanche toccarti, quante volte è stato oggi e non lo è stato mai.
Da allora ci siamo sempre cercati a gennaio, con la testardaggine con cui si susseguono le stagioni. Come se fosse naturale ricominciare sempre da noi, che alle volte mi sembriamo una di quelle storie di fantasmi che non finisce mai. Un ripetersi paranormale nell'attesa di un definitivo cambiamento che dia pace.
E anche oggi sorrido di noi che non c'incontreremo mai eppure... eppure... quante volte ti ho baciato senza neanche toccarti, quante volte è stato oggi e non lo è stato mai.
domenica 7 febbraio 2016
~ Rumi
Sono stato un cercatore e lo sono ancora, ma ho smesso di informarmi sui libri e le stelle.
Ho iniziato ad ascoltare l'insegnamento della mia anima.
lunedì 1 febbraio 2016
mercoledì 27 gennaio 2016
Fernando Pessoa
Ogni volta che qualcuno mi dice che ha sognato, mi chiedo se si rende conto che non ha mai fatto altro che sognare.
martedì 26 gennaio 2016
Come fosse la mia ultima ora
"Non posso vederlo subito. Non se lo merita. Non ce lo meritiamo.
Ho bisogno di piangere il mio lutto, solo per qualche giorno, poi lo vedrò.
Devo andare da lui da sola, indipendente, per essere padrona di tutto il mio tempo."
Ho bisogno di piangere il mio lutto, solo per qualche giorno, poi lo vedrò.
Devo andare da lui da sola, indipendente, per essere padrona di tutto il mio tempo."
domenica 17 gennaio 2016
Solo pochi cm
In questi giorni mi sembra d'essere per te solo d'intralcio.
Entrambi ignoriamo cosa accada nella vita dell'altro.
Se mi chiedessi come sto ti direi che sto passando un periodo difficilissimo.
Nei mesi precedenti mi sono nascosta in te come uno struzzo. La testa appoggiata al tuo petto ed il silenzio. Ho sbagliato ed ho sprecato tempo.
Ora mi sembra come d'essere un insetto bloccato in una ragnatela senza un ragno.
Non so che cosa fare.
Ho la testa impegnata nel lavoro e nel Lavoro.
Ho il cuore frantumato, tutte le persone che amo stanno affrontando problemi enormi.
Vorrei avere la serenità d'addormentarmi sapendo che per te sono importante, che non sto indirizzando le poche energie che mi restano verso qualcuno che non le apprezza o che comunque non ne sente la necessità. Ma non te ne faccio neanche una colpa... alla fine non sai neanche chi hai accanto. Mi sono nascosta come un camaleonte per il timore di perdere un paio di ore abbracciati sul divano.
Pensaci, pensa a cosa vuoi.
La vita di qualsiasi essere vivente si salva in tanti modi, non uccidendolo, curandolo e amandolo. Sono tutte scelte che richiedono tempo, impegno e una forte convinzione.
Tu hai il potere di darmi la serenità o di darmi la libertà.
Ti sento lontano, lontanissimo da me e non sto parlando di km.
Entrambi ignoriamo cosa accada nella vita dell'altro.
Se mi chiedessi come sto ti direi che sto passando un periodo difficilissimo.
Nei mesi precedenti mi sono nascosta in te come uno struzzo. La testa appoggiata al tuo petto ed il silenzio. Ho sbagliato ed ho sprecato tempo.
Ora mi sembra come d'essere un insetto bloccato in una ragnatela senza un ragno.
Non so che cosa fare.
Ho la testa impegnata nel lavoro e nel Lavoro.
Ho il cuore frantumato, tutte le persone che amo stanno affrontando problemi enormi.
Vorrei avere la serenità d'addormentarmi sapendo che per te sono importante, che non sto indirizzando le poche energie che mi restano verso qualcuno che non le apprezza o che comunque non ne sente la necessità. Ma non te ne faccio neanche una colpa... alla fine non sai neanche chi hai accanto. Mi sono nascosta come un camaleonte per il timore di perdere un paio di ore abbracciati sul divano.
Pensaci, pensa a cosa vuoi.
La vita di qualsiasi essere vivente si salva in tanti modi, non uccidendolo, curandolo e amandolo. Sono tutte scelte che richiedono tempo, impegno e una forte convinzione.
Tu hai il potere di darmi la serenità o di darmi la libertà.
Ti sento lontano, lontanissimo da me e non sto parlando di km.
venerdì 15 gennaio 2016
martedì 12 gennaio 2016
Oriana Fallaci, Insciallah
"Incredibile come il dolore dell'anima non venga capito.
Se ti becchi una pallottola o una scheggia si mettono subito a strillare presto-barellieri-il-plasma, se ti rompi una gamba te la ingessano, se hai la gola infiammata ti danno le medicine.
Se hai il cuore a pezzi e sei così disperato che non ti riesce ad aprir bocca, invece, non se ne accorgono neanche.
Eppure il dolore dell'anima è una malattia molto più grave della gamba rotta e della gola infiammata, le sue ferite sono assai più profonde e pericolose di quelle procurate da una pallottola o da una scheggia. Sono ferite che non guariscono, quelle, ferite che ad ogni pretesto ricominciano a sanguinare..."
Pablo Neruda
Ricordati che qualsiasi momento è buono per cominciare.
Apprendi dagli audaci, dai forti, da chi non accetta compromessi, da chi vivrà malgrado tutto. Alzati e guarda il sole nelle mattine e respira la luce dell'alba. Tu sei la parte della forza della tua vita.
Adesso svegliati, combatti, cammina, deciditi e trionferai nella vita.
Non pensare mai al destino, perché il destino è il pretesto dei falliti.
lunedì 11 gennaio 2016
Come l'ultima sigaretta
Crescere magari vuol dire gestire le mie crisi senza di te, ma... dove sei? Dove sei? Dove sei?
Che non sono sola, sono attanagliata, non respiro, non respiro.
Non posso dormire stavolta, non posso neanche aspettare che il tempo semplicemente passi ed è tutto brutto dove prima era solo bello.
Ho bisogno di te e tanto lo so che ti chiamerò per piangere perchè devo sentirti dire che andrà tutto bene. Sarà di nuovo l'ultima volta, lo giuro.
domenica 3 gennaio 2016
Cedevolezza
Lasciar andare non significa smettere d’aver cura, ma comprendere che non si può agire al posto degli altri.
Lasciar andare non è chiamarsi fuori, ma rendersi conto che non si possono controllare gli altri.
Lasciar andare non è far sì che gli altri imparino dalle naturali conseguenze dei loro atti, ma permettere loro di farlo.
Lasciar andare non è un’ammissione d’impotenza, ma comprensione che il risultato non dipende da noi.
Lasciar andare non è biasimare gli altri o cercare di cambiarli, ma tirar fuori il meglio da se stessi.
Lasciar andare non è giudicare, ma permettere agli altri di essere umani.
Lasciar andare non è mettersi in mezzo a dirigere tutto ma permettere agli altri di compiere i loro destini.
Lasciar andare non è non essere protettivi, ma permettere agli altri di affrontare la realtà. Lasciar andare non è negare, ma accettare.
Lasciar andare non è brontolare, rimproverare o discutere, ma vedere i propri difetti e correggerli.
Lasciar andare non è conformare ogni cosa ai propri desideri, ma prendere ogni giorno così come viene, avendo cura di se stessi.
Lasciar andare non è criticare o mettere a posto gli altri, ma cercar di diventare ciò che si aspira ad essere.
Lasciar andare non è piangere sul passato, ma crescere e vivere per il futuro.
Lasciar andare è aver meno paura e amare di più.
«AMARE È LASCIAR ANDARE LA PAURA».
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