
Eppure prima ero diversa, in quel mio odiare la vita la vivevo succhiandone avida ogni notte.
Ora mi ritrovo qualcosa che sa di rassegnazione, venduto per un sogno d'un futuro e non mi ritrovo.
Non sono nelle scelte che prendo, non ho la voglia di buttarmi e rischiare per paura di distruggere questa lieve e fragile felicità.
Mi sento così lontanamente me che fa un male terrificante.
Niente feste dove sbattere la testa e ritrovarsi con degli sconosciuti in angoli spersi del mondo.
Niente pellegrinaggi di locale in locale, finiti disastrosamente in una patata lessa con maionese nella cucina di un'amica che sorridendo dice"che schifo di serata!".
Niente coccole gratuite così giusto per il gusto che sei te e non qualcun'altro, perchè qualcuno ti rivede dopo tanto tempo, perchè ti deve consolare da una brutta caduta o perchè ci condividi il disprezzo per la vita e in questo due anime affrante si devon dare conforto.
Ma ogni ricordo nel caos della gente è brevemente legato ad un ragazzo, qualcuno che per un momento m'ha amato in silenzio e io ne ho goduto, da merda, non ricambiando, ma succhiando nel profondo questo breve corteggiamento.
Ma mi manca essere acclamata a gioia da una folla di gente ed avere l'amica con cui concludere la serata, magari stanche ed ubriache, abbracciate a guardare l'alba come se domani potessimo morire e non ce ne importasse niente.
Ora io per amore allontano probabili carezze, lame per chi mi ama, allontano amici che mi accompagnavano in questa allegra caduta e certe feste in cui so che qualcuno potrebbe trovarmi e rinfacciarmi di non avergli dato quanto avrei dovuto.
Non ho più quella forza che avevo un tempo, ora tutto mi ferisce e ho paura di morire!