mercoledì 29 aprile 2015
Se quello che vuoi conincide con quello che voglio
Non è la rabbia ad uccidere i rapporti, ma la stanchezza. Se mi arrabbio, ci sono. Se mi arrabbio, ti penso. Se mi arrabbio, mi sei dentro. Ma, se mi stanco, mi spengo. Se mi stanco, sono altrove. Se mi stanco, mi hai perso.
-K. Vergone
E se mi sveglio? Se mi svegliassi da questo torpore in cui tutti vogliono far cadere il cuore? Ho provato sentimenti così umani che mi hanno spaventata per la loro intensità e maestosità. La felicità non li contempla, ma a confronto è come esser vuoti. La gelosia e la passione riempiono. Posso essere innamorata come una pazza se lascio annaffiare quotidianamente il mio ego. Amo di parole stupende, che io m'innamorerei di me a vedermi così potente e fragile. Ma non riesco a rimanere legata a lungo a tutto questo conflitto d'anime. Mi stanco della fuga, mi stanco a rincorrerti, mi stanco persino ad aspettarti. Ritorno piano nel mio corpo, riprendo possesso della mia mente e sparisce la meraviglia. Torni ad essere come me, torno a volerti bene per quello che sei, qualcosa da guardare da lontano, la mia tangente ogni tanto.
-K. Vergone
E se mi sveglio? Se mi svegliassi da questo torpore in cui tutti vogliono far cadere il cuore? Ho provato sentimenti così umani che mi hanno spaventata per la loro intensità e maestosità. La felicità non li contempla, ma a confronto è come esser vuoti. La gelosia e la passione riempiono. Posso essere innamorata come una pazza se lascio annaffiare quotidianamente il mio ego. Amo di parole stupende, che io m'innamorerei di me a vedermi così potente e fragile. Ma non riesco a rimanere legata a lungo a tutto questo conflitto d'anime. Mi stanco della fuga, mi stanco a rincorrerti, mi stanco persino ad aspettarti. Ritorno piano nel mio corpo, riprendo possesso della mia mente e sparisce la meraviglia. Torni ad essere come me, torno a volerti bene per quello che sei, qualcosa da guardare da lontano, la mia tangente ogni tanto.
Michele Mari
giovedì 23 aprile 2015
Guy de Maupassant, “Yvette”
«Sei innamorato, – ripeté Saval.
– No. Questa ragazza mi turba, mi seduce, m’inquieta, mi attira e mi spaventa. Diffido di lei come d’una trappola, e ho voglia di lei, come del gelato quando si ha sete».
mercoledì 15 aprile 2015
Johann Wolfgang Goethe, “Le affinità elettive”
«Sotto quel cielo terso, con quel bel sole, le apparve a un tratto evidente che il suo amore, per realizzarsi sino in fondo, doveva perdere ogni traccia d'egoismo; e in certi momenti, le sembrava d'essere già a quel vertice: desiderava soltanto la felicità dell'amico, si credeva capace di rinunciare a lui, di non vederlo addirittura più, pur di saperlo contento. Ma per sé, era ben sicura di non volere appartenere a nessun altro».
è solo prendere consapevolezza dell'asincronia
Credo che, più degli altri, le persone felici abbiano bisogno di momenti d'infinita tristezza.
"...si ha bisogno anche di sentirsi infelici a volte senza che nessuno si allarmi e ti chieda perché, o pensi che ci sia qualcosa di sbagliato." Giacomo Papi
"...si ha bisogno anche di sentirsi infelici a volte senza che nessuno si allarmi e ti chieda perché, o pensi che ci sia qualcosa di sbagliato." Giacomo Papi
martedì 14 aprile 2015
Irène Némirovsky, “I cani e i lupi”
«Sono andata avanti per anni senza vederti, quasi senza conoscerti, e tu eri mio esattamente come adesso. Io, che sono abituata ad aspettarmi il peggio, non ho paura di perderti. Puoi dimenticarmi, abbandonarmi, lasciarmi, sarai sempre e solo mio. Ti ho inventato io, amore mio. Sei molto più che il mio amante. Sei una mia creatura. E’ per questo che mi appartieni, quasi tuo malgrado».
domenica 12 aprile 2015
Assieme saremo come una manciata di difetti
E che problema c'è se io e te assieme non faremo mai una mela?
Non saremo mai un frutto perfettamente incollato perchè non siamo mai stati una frase alla continua ricerca di congiunzione.
Che forse, la cosa che adoro, è proprio quest'infinita distanza.
Quest'esser due soli... con i nostri pianeti.
La gente neanche se lo sussurra quel bacio che noi ci siamo dovuti urlare e lui non s'è fermato alle labbra ma ha riempito ogni spazio, fino ad essere ovunque.
Non saremo mai un frutto perfettamente incollato perchè non siamo mai stati una frase alla continua ricerca di congiunzione.
Che forse, la cosa che adoro, è proprio quest'infinita distanza.
Quest'esser due soli... con i nostri pianeti.
La gente neanche se lo sussurra quel bacio che noi ci siamo dovuti urlare e lui non s'è fermato alle labbra ma ha riempito ogni spazio, fino ad essere ovunque.
mercoledì 8 aprile 2015
lunedì 6 aprile 2015
è che mi viveva come se non avessi mai vissuto
Non che sperassi...
è che mi guardava come volevo essere guardata.
Non che ci credessi...
ma mi diceva ciò che volevo e non avevo mai sentito.
Dio mio, spiegami amore come si fa ad amare la carne senza baciarne l'anima.
- Alda Merini.
è che mi guardava come volevo essere guardata.
Non che ci credessi...
ma mi diceva ciò che volevo e non avevo mai sentito.
Dio mio, spiegami amore come si fa ad amare la carne senza baciarne l'anima.
- Alda Merini.
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