martedì 14 aprile 2015
Irène Némirovsky, “I cani e i lupi”
«Sono andata avanti per anni senza vederti, quasi senza conoscerti, e tu eri mio esattamente come adesso. Io, che sono abituata ad aspettarmi il peggio, non ho paura di perderti. Puoi dimenticarmi, abbandonarmi, lasciarmi, sarai sempre e solo mio. Ti ho inventato io, amore mio. Sei molto più che il mio amante. Sei una mia creatura. E’ per questo che mi appartieni, quasi tuo malgrado».
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